Canto Lirico
Canto Lirico
Un testo da interpretare e il corpo dell’interprete: un esecutore, all’inizio del proprio percorso vive una dicotomia che ricerca una ricongiunzione.
Questo spazio è il processo creativo.
Esso si configura come momento drammatico, a causa delle numerose variabili coinvolte: tecnica vocale, esigenze sceniche, coordinazione con diversi soggetti, esigenze interpretative, situazione psicofisica del cantante. Tutto sembra sfuggire ad un fine comune, per seguire scopi e sviluppi diversi, talora conflittuali.
Se, ad una prima lettura, il libretto, la musica, le capacità del cantante sembrano essere elementi individuabili nella forma, per esempio, di testo, partitura e tecnica, la loro unione e interdipendenza è oscura.
Quest’ultima, tuttavia, costituisce il necessario processo ri-creativo dell’opera ed è la condizione essenziale perchè esso abbia compimento.
E’ dunque necessario individuare una strada, un metodo (di studio prima, di lavoro poi) che sia in grado di armonizzare le diverse forze in campo, per trasformarle da elementi centrifughi a vettori centripeti e che faccia del corpo dell’interprete, la pagina bianca sulla quale la parte da interpretare viene scritta con i gesti, le esclamazioni e le emozioni a cui il dettato armonico-musicale tende.
Il corpo “rappresentativo” del cantante si dovrà, pertanto, trasformare in corpo “espressivo” dell’interprete, in grado, cioè, di convertire le note, scritte in partitura, da forma vocale a forma semantica.
Questa metamorfosi si chiama “interpretazione”.
Il percorso punta ad una progressiva interiorizzazione somatica e psicodinamica dei risultati analitici del programma sovra descritto. Esso non insegue un mero fine didattico, bensì, soprattutto, è teso a stimolare la metacognitività del soggetto e l’autoriflessione sul proprio modo di operare, in relazione a tutti i molteplici stimoli esterni a cui l’interprete è sottoposto.
questo obiettivo, le lezioni avranno sempre un carattere dialettico, collettivo e metadisciplinare e si avvarranno dell’apporto attivo dello studente.All’interno di questo reticolato ermeneutico, verrà, progressivamente in prima luce una ridefinizione del concetto di “tecnica” che porterà progressivamente l’allievo a trasformare le proprie “memorie muscolari” –fondamentali per il canto- in “estetica“ del personaggio interpretato.