
Violoncello
29 Maggio 2019
Clarinetto
31 Maggio 2019
Il canto prodotto dalla voce umana è lo strumento musicale per eccellenza e come tale va trattato e curato. Chi canta tiene sempre conto di ciò, a seconda che si canti lirica o pop, si parla di voce impostata o naturale. Fino alla muta della voce, nei fanciulli, si parla di voci “bianche”, senza particolari distinzioni di registro vocale.
La muta della voce avviene durante la pubertà, tra i dieci e i quattordici anni circa. In questo periodo si suggerisce di utilizzare la voce con molta attenzione.
Il primo criterio pedagogico nell’approccio al canto, parte da una esplorazione dello strumento che abbia funzione disinibitoria attraverso il movimento, ed attivi la creatività. Successivamente, si può impostare una didattica che, tenendo conto delle aspirazioni e dei desideri dell’allievo, miri a costruire un programma di lavoro mirato ad evolvere le potenzialità naturali di ciascun allievo attraverso una tecnica organizzata per problemi secondo difficoltà sempre maggiori, così da sviluppare l’intonazione, l’ estensione vocale, la memoria, attraverso l’utilizzo di vari metodi.
Fare musica diventa così via via, importante nella crescita personale e comunicativa di ognuno di noi, ed a questo fine cooperano le varie attività della lezione: l’insegnamento individualizzato, ed il cantare in coro.
Gli obiettivi del corso sono: Sviluppare l’orecchio musicale (memoria, percezione interna, improvvisazione); Capacità di lettura musicale (rapporto tra lettura, gesto e suono); Capacità espressive (senso ritmico, dinamica, interpretazione); Capacità di ascoltarsi e saper ascoltare; Conoscenza del repertorio musicale vocale nei diversi generi pop-jazz classico.